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Abbazia benedettina di S. Stefano di Vercelli


Descrizione

La fondazione dell'Abbazia benedettina di S. Stefano di Vercelli (o della Cittadella, o di Prarolo) sconfina nella leggenda e sarebbe avvenuta nel 545 a seguito di un miracolo operato da S. Mauro, discepolo di S. Benedetto, in occasione del suo transito a Vercelli nel 543. La città di Vercelli dotò l'Abbazia dei territori di Prarolo, Lachelle ed Oschena (Crova). La prima notizia certa sull'Abbazia è però solo dell’anno 1000. Successivamente le notizie diventano più numerose e possiamo localizzare la sede dell'Abbazia in Vercelli, prima nei pressi dell'attuale Piazza Solferino (Porta Casale, dove si trovava la Cittadella lungo la cinta fortificata) e successivamente nell'area tra il castello del Beato Amedeo e S. Maria Maggiore, dove in anni recenti sono stati rimessi in luce i resti della chiesa. L’Abbazia fu retta da abati benedettini fino al 1462. Da tale data non vi furono più monaci ed i beni dell'Abbazia, con relativa rendita, furono affidati ad abati commendatari fino al loro frazionamento e vendita conclusasi nel 1801 con l’arrivo di Napoleone in Italia.

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Pagina aggiornata il 30/08/2023

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