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Evasio Ferraris
Evasio Ferraris
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Descrizione
Evasio Ferraris (Prarolo 1826 – Cigliano 1886) dopo avere studiato presso il seminario di Vercelli, diventò prete (eventuale link a figura) ed iniziò una brillante carriera su cui un suo biografo ha scritto quanto segue.
“Poche notizie si hanno dell'adolescenza di Evasio Ferraris. Entrato nel Seminario Arcivescovile di Vercelli, ivi compì i suoi studi e consegui gli Ordini sacri nell'anno 1851. Nominato viceparroco a Moncrivello vi rimase, beneamato e stimato da quella popolazione, alla quale era esempio di pietà e di virtù, fino all'anno 1859 e così più di nove anni consecutivi; fu in quegli anni certamente che, dolorosamente colpito dai danni che ogni anno derivavano ai poveri contadini per essere le loro terre prive del beneficio della irrigazione, mentre non lontano scorreva una enorme quantità di acqua nella Dora, maturò nell'animo suo buono e generoso il proposito di adoprarsi con tutte le sue forze per ovviare a quello stridente anacronismo della natura. Ma nell'animo di Don Evasio Ferraris era non soltanto la innata bontà, ma anche vivo e sentito l'amore della Patria. Arruolatosi come cappellano militare nel 4° reggimento granatieri prese parte alla campagna di guerra dell'anno 1860. Partecipava ancora Don Evasio Ferraris, sempre quale cappellano militare del 4° reggimento granatieri, alla campagna del 1866. In quelle guerre rifulse anche il valore del modesto cappellano Don Evasio Ferraris, che venne decorato della medaglia d'argento al valor militare.
Fra i più entusiasti propugnatori del progetto [di irrigazione] era il cappellano militare Don Evasio Ferraris; egli non si fermò dietro all'insuccesso dell'iniziativa [precedentemente] caduta, ma persistendo nell'opera tenace di propaganda e di persuasione si accingeva a tentare la costituzione di un Consorzio per l'attuazione della elevazione dell'acqua sull'altipiano. A tale scopo riuniva il 9 settembre 1876 gli interessati nella sala comunale di Cigliano. Costituito il Comitato ne venne eletto presidente lo stesso Don Evasio Ferraris. Il Comitato avviò subito l'opera sua a far allestire un progetto che avesse per base l'idea del sollevamento sull'altipiano, a scopo irriguo, dell'acqua derivata dal Canale di Ivrea per mezzo di pompe azionate colla forza motrice creata con acqua del Canale di Cigliano, da restituirsi in quello del Rotto. Presentato il progetto di massima allestito dall'ing. Filippo Blan all'Amministrazione dei Canali Demaniali, la medesima lo approvava accordando la concessione gratuita dell'acqua destinata a creare la forza motrice, e la concessione a tariffa ridotta dell'acqua irrigua del Canale d'Ivrea. Intanto il Comitato, mercé specialmente l'opera illuminata ed i consigli dell'avv. Carlo Rigonfi gettava le basi fondamentali del Consorzio irriguo per l'irrigazione con mezzi meccanici di parte dei terreni dei territori di Villareggia, Moncrivello, Cigliano e Borgo d'Ale. Il Consorzio veniva costituito il 28 maggio 1877 con rogito del notaio Cortese.
Lascio però a voi l'immaginare le peripezie ed i guai che in quel periodo burrascoso toccarono ai promotori dell'opera e specialmente al cav. Don Evasio Ferraris. Era da attendersi almeno che, attivata la irrigazione, col successo dell'opera ne venisse a chi aveva tanto lavorato sofferto e sacrificato per portarla a felice compimento la riconoscenza dei beneficati; ma è doloroso il constatare che purtroppo così non avvenne; nelle elezioni consorziali i promotori vennero perfino cacciati dall'Amministrazione del Consorzio, mentre erano e furono ancora vincolati per molti anni da responsabilità personali verso gli Istituti di credito che avevano anticipato il finanziamento dell'opera. E Don Evasio Ferraris, i cui meriti erano stati dal Governo riconosciuti colla croce di Cavaliere della Corona d'Italia, moriva quasi dimenticato qui in Cigliano nell'anno 1886: ne accoglieva la salma lagrimata una modesta tomba che gli aveva apprestata in questo cimitero la pietà dei suoi famigliari.”
Cigliano ha eretto un monumento a don Evasio Ferraris. Il monumento si trova dal 1936 nella sede attuale (Piazza Don Evasio Ferraris), dove era stato trasferito dall'originaria sito posto di fronte al palazzo municipale. Sulla parte posteriore del basamento è elencato, tra altri che contribuirono all'opera idraulica, il geometra Giuseppe Locarni pure di Prarolo (link 11). I due sicuramente si erano frequentati a Prarolo, essendo ivi entrambi nati a distanza di pochi giorni l'uno dall'altro. Nel 1851, prima di diventare viceparroco a Moncrivello, don Evasio soggiornò a Prarolo ove, in quell'anno, amministrò battesimi quale delegato del vicario Giuseppe Saliva. Pare che l'idea dell'impianto di sollevamento realizzato da don Evasio possa essere stata ispirata da opera analoga costruita a Langosco con l'intervento del Locarni, la cui officina meccanica fornì i macchinari. Lo stesso Locarni partecipò all'appalto per le forniture all'impianto di Cigliano, ma fu preferita l'offerta di altra ditta.
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